Il Meeting berlinese di Arte por la Convivencia

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Berlino Mus-e

Mi corre l’obbligo e l’interesse di restituire un breve report sullo scambio AplC a Berlino a cui ho partecipato dal 24 al 26 Marzo insieme a 7 componenti delle due realtà che partecipano a Torino al Progetto “Erasmus+ AplC”: I.C. Regio ParcoScuola De Amicis e D.D. Anna Frank.
Parto dalla premessa che essere Artista/Coordinatore di Mus-e Torino mi rende particolarmente partecipe e orgogliosa di una realtà che per dimensioni e storia è molto diversa da molte realtà italiane con cui ci siamo interfacciati e anche da molte realtà europee.

A fronte delle nostre circa 150 classi Mus-e, Berlino ne ha 2, e contro la nostra media di durata di 26 ore per laboratorio, Berlino ne ha molte meno.
Ma queste diversità non ci lasciano stupiti, le conosciamo bene e a volte abbiamo dovuto difenderci per salvaguardare la nostra proposta nella sua differenza.
Quello che ho percepito a Berlino, al di là di queste sostanziali differenze, è una uguale attenzione al valore dell’arte e alla conseguente articolazione del Progetto Mus-e (Erasmus+AplC) nei due Istituti che abbiamo visitato.
Tutti e due gli istituti hanno una vocazione artistica, sia la Kurt-Tucholsky Grundschule che la Carl Kraemmer Grundschule.

La Kurt-Tucholsky Grundschule è una scuola elementare musicale che insieme al progetto Mus-e propone altri progetti a specifica caratterizzazione musicale.
La scuola include una percentuale importante di bambini portatori di disabilità (la Dirigente ha dichiarato che sono il 10%) e quindi l’attenzione ai linguaggi artistici come mediatori fa da sempre parte del loro Progetto Didattico.
Abbiamo ascoltato un coro in uno spazio semplice e polifunzionale, poi nello stesso spazio abbiamo assistito ad un laboratorio di danza a cui hanno partecipato ragazzini già di Scuola media.
Ho potuto riconoscere il metodo di lavoro dell’artista danzatrice che non ha proposto un modello precostituito (come ho visto ad esempio in Spagna) ma ha lasciato spazio ai ragazzi, per la maggior parte extra-comunitari, di scegliere musica, movimenti e temi.

La Carl Kraemmer Grundschule è una scuola ad indirizzo artistico che propone una grande quantità di progetti sui tanti linguaggi artistici.
Sita in un quartiere periferico di Berlino, la Scuola si presenta nella quiete di un cortile interno, godendo così, come l’altra scuola, di spazi piacevoli e ben attrezzati. Siamo stati accolti da un gruppo di bambini tutti extra-comunitari che in un inglese perfetto ci hanno dato il benvenuto. Tra l’altro l’insegnante di inglese è un italiano di origine sarda!
L’attenzione all’inclusione è una necessità come nelle nostre scuole, e la capacità d’inclusione riguarda anche gli insegnanti provenienti da tante culture e tedeschi di tante origini. I laboratori visti erano condotti da un artista ospite e uno locale.
Il primo era guidato da un’artista spagnolo polistrumentista che ha offerto una sessione di animazione con giochi quasi tradizionali, aiutato dagli strumenti e pupazzi come oggetti transizionali.
Interessanti sono risultati soprattutto la relazione con i bambini e il coinvolgimento attivo dell’insegnante, giovane tedesca che abbiamo conosciuto a Torino
La seconda sessione è stata invece guidata da un artista tedesca Clown di professione.
Questa proposta più nuova mi è molto piaciuta e ho riconosciuto nelle richieste dell’artista gli obiettivi che condivido: attenzione, immediatezza, freschezza, creatività e relazione di gruppo.

Di fatto le nostre sessioni “di lavoro” si sono concluse così, perché non abbiamo partecipato alla domenica di apertura che invece è stata dedicata ai temi di scambio e ai Progetti Mus-e e Erasmus+
Questa parte, che alla fine è sempre la più trascurata, è quella che manca di più perché è dalla relazione tra artisti e insegnanti che nasce il vero scambio. Ho segnalato questo deficit nella scheda di valutazione.

E sullo scambio vorrei concludere, perché la ricchezza di visione che lasciano questi viaggi è già scambio, sensazioni elaborate che possono diventare nuovi input, conoscenza di altre realtà, apertura. Ciò che manca è lo scambio inteso come epistolario tra i bambini, la conoscenza fatta di piccole cose: telefonate, immagini, oggetti; ma ben conoscendo le diverse modalità e le tante anime delle scuole penso che questa seconda parte sia la più complicata e da realizzare.

Per finire informo che abbiamo personalmente consegnato alle insegnanti svizzere fotografie delle classi De Amicis corredate da indirizzi mail e cellulari dei coordinatori: speriamo che perdano la loro algida immobilità!!!

Claudia Serra Coordinatrice Artistica Mus-e Torino
Torino 9 Aprile 2019

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