“Istruzioni per un abbraccio” è un titolo particolare, in questo periodo. Nasce da una riflessione condivisa con Mus-e Italia a luglio, in cui tutti i coordinatori artistici si sono interrogati su come aiutare i bambini a raccontare le loro emozioni e i loro pensieri in un “prima-durante-dopo” l’isolamento a casa in primavera e poi durante la ripresa in Settembre .
Come artisti, inoltre, sentivamo l’esigenza di concludere i percorsi rimasti sospesi a marzo, utilizzando una modalità diversa che avesse un aspetto più performativo, in grado di coinvolgere i bambini direttamente, dando forma e voce alle loro emozioni per condividerle con la classe.
È nata così l’idea di scrivere un progetto interdisciplinare, con tre linguaggi diversi: la Danza (Claudia Serra), il Teatro (Angelo Di Vito) e le Arti Visive (Donatella Bianco). Quando la preside dell’IC Regio Parco ci ha confermato la possibilità di rientrare a scuola contavamo i minuti!

Il progetto è incentrato su un gesto reso particolarmente impossibile dalla pandemia. Un gesto che significa contatto, ritrovarsi, riconoscersi: l’abbraccio!! Non a caso, consapevoli che il linguaggio poetico fosse più naturalmente in grado di evocare immagini e tradursi in gesti e
parole, abbiamo scelto il testo della poetessa Chandra Livia Candiani dal titolo “La precisione dell’amore“. È una poesia splendida, che parla di un modo diverso di abbracciarsi a distanza: aprendo le ali.
Abbiamo inviato alle classi il video animato della poesia spiegando ai bambini, attraverso le immagini, cosa avremmo voluto fare durante il nostro incontro. Con un semplice tutorial abbiamo insegnato come costruire un paio di ali che sarebbero servite per il laboratorio, usando materiali facili da reperire. Ecco un modo semplice per potenziare l’immaginazione e togliere astrattezza al messaggio, facendolo diventare un gioco!

Una volta entrati a scuola, nei grandi spazi della palestra abbiamo segnato a terra gli spazi di distanziamento e utilizzato un semplice leggìo e due grandi fogli di carta a parete come oggetti scenici. Sia per la Danza che per il Teatro abbiamo voluto offrire ai bambini brevi percorsi di training per i due linguaggi, per arrivare a “sentire” come anche le emozioni potessero essere espresse, da forme fatte con il corpo singole o collettive o suoni, intonazioni di voce individuali o corali.
Poi, seduti a terra, abbiamo chiesto ai bambini quali fossero le emozioni positive e negative che ricordavano del loro passato stare a casa e dell’attuale ritorno a scuola. Abbiamo chiesto alle maestre di scriverle sui grandi fogli di carta a parete. Dopo questo momento di relazione più diretta e personale, abbiamo fatto ascoltare ai bambini la poesia. Rispettando tutto il rituale della teatralità, Angelo di Vito ha letto la poesia, con un sottofondo musicale. L’atmosfera è diventata molto armoniosa, e subito dopo abbiamo fissato i movimenti che corrispondevano alle emozioni suscitate dalle parole. Nel video, potete rivivere con noi questo momento di poesia danzata. Buona visione!